Come decifrare il Linguaggio delle nuove generazioni

Ciao a tutte le amiche che stanno leggendo! Volete sapere come decifrare il linguaggio delle nuove generazioni? Oggi facciamo un tuffo nel passato e nel presente del linguaggio giovanile. Preparatevi a un viaggio dal “figo” degli anni ’90 al “lit” di oggi, e scoprite come tenere il passo con i cambiamenti linguistici senza perdere il controllo.

Gli Anni ’90: Tra “Mitico” e “Che Palle!” 

Negli anni ’90, il linguaggio era un mix di espressioni colorate e slang da cartoni animati. Era l’epoca in cui “figo” era il massimo del complimento e “che palle” esprimeva il nostro disappunto universale, e poi tutti a “cazzeggiare”!

I Millennials: Abbreviazioni e Acronimi 

Poi sono arrivati i Millennials con i loro SMS e chat online. Un linguaggio fatto di acronimi. “LOL” (laughing out loud), “BRB” (be right back) e “OMG” (oh my god) hanno invaso le nostre conversazioni. E non dimentichiamo il famigerato “YOLO” (you only live once), l’inno alla spensieratezza giovanile.

Generazione Z: Emoji e Hashtag 

Nell’era dei Social, la Generazione Z ha portato il linguaggio delle nuove generazioni a un nuovo livello. Ora comunicano con emoji, meme e hashtag. Le parole sono diventate immagini, e un’immagine vale più di mille parole, giusto? #Verità

Come decifrare il Linguaggio delle nuove generazioni?

Ecco un breve dizionario.

Amio: Un modo affettuoso per dire “amore” o “caro/a”

Avatar: Rappresentazione grafica o iconica di un utente in un ambiente virtuale, come i videogiochi o i social media.

Aww: Espressione utilizzata per esprimere tenerezza o ammirazione.

Bae: Acronimo di “Before Anyone Else”, usato per indicare una persona speciale

Bestie: Migliori amici o persone particolarmente vicine

Binge-watching: Si riferisce all’atto di guardare più episodi di una serie televisiva o più film consecutivamente, di solito tramite servizi di streaming online.

Boomer: Termine inizialmente riferito alla generazione nata nel dopoguerra, ma ora usato per indicare persone con atteggiamenti considerati superati

Challenge: Una sfida o un compito proposto sui social media che le persone sono incoraggiate a partecipare.

Cringe: Usato per descrivere situazioni o comportamenti ritenuti imbarazzanti

Crush: Una cotta o un forte interesse romantico verso qualcuno

Dude: Termine informale usato per riferirsi a una persona, simile a “amico” o “tipo”.

Dm (Direct Message): Messaggio diretto inviato tramite piattaforme di social media, come Instagram o Twitter.

Dope: Termine usato per indicare qualcosa di eccellente o di alta qualità.

Emoji: Piccole immagini o simboli utilizzati per esprimere emozioni o concetti in messaggi digitali.

Epic fail: Espressione usata per descrivere un fallimento epico o molto evidente.

Extra: Termine usato per descrivere qualcosa di eccessivo, esagerato o non necessario. Ad esempio, “troppo extra”.

Fleek: Questo termine è stato originariamente utilizzato per descrivere qualcosa che è impeccabile, perfetto o alla moda.

Follower: Utenti che seguono qualcuno sui social media per ricevere aggiornamenti e notifiche

Fomo (Fear of Missing Out): Paura di perdere eventi o esperienze interessanti che gli altri stanno vivendo.

Foodie: Persona appassionata di cibo, che ama provare nuovi ristoranti o piatti.

Giostra: Termine utilizzato per indicare una situazione o un contesto emotivamente instabile o confuso.

Ghostare: termine utilizzato per indicare l’atto di interrompere improvvisamente ogni contatto con una persona senza spiegazioni.

Glitch: Problema o malfunzionamento temporaneo di un sistema, in particolare nei videogiochi o nei dispositivi tecnologici.

Gnarly: Questo termine è spesso utilizzato per descrivere qualcosa di estremo, insolito o sorprendente, spesso in modo positivo.

Hater: Persona che esprime opinioni negative o odiose, specialmente sui social media

Hashtag: Simbolo “#” utilizzato nei social media per contrassegnare o categorizzare i contenuti in base a un argomento specifico.

Hookup: Termine usato per indicare un incontro sessuale occasionale o senza impegno tra due persone.

Insider: Persona che ha accesso a informazioni riservate o esclusive.

Influencer: Persona con un seguito significativo sui social media, capace di influenzare l’opinione pubblica o i comportamenti di acquisto

Ingruppare: Unirsi a un gruppo o cercare di essere accettati da esso.

Inzuccare: Aggiungere zucchero o dolcificante a un caffè o una bevanda.

Jam: Termine informale che significa “musica” o “brano musicale”. Ad esempio, “Ho ascoltato una nuova jam stamattina”

Job: Termine inglese che indica “lavoro”. Potrebbe essere usato informalmente per riferirsi a un’attività o a un compito specifico.

K: Abbreviazione di “okay”, utilizzata comunemente per confermare o accettare qualcosa.

Killa: Termine che può essere utilizzato per indicare qualcosa di eccezionale o impressionante. Ad esempio, “Questo brano è un killa!”.

Keks: Trascrizione fonetica della parola inglese “cake”, che significa “torta”. Può essere usato in contesti informali per riferirsi a dolci o dessert.

Lit: Termine inglese che significa “eccitante” o “fantastico”. Utilizzato per descrivere una situazione o un evento emozionante. Ad esempio, “La festa di ieri sera è stata lit!”.

Loser: Termine inglese che indica una persona perdente o poco popolare. Può essere usato in modo scherzoso o dispregiativo a seconda del contesto.

Lurkare: Verbo utilizzato per descrivere l’atto di guardare o monitorare passivamente i contenuti su internet, come forum o social media, senza partecipare attivamente alla discussione.

Meme: Immagini, video o concetti virali che vengono condivisi e reinterpretati in modo creativo su internet.

Mood: Termine utilizzato per descrivere lo stato d’animo o l’atmosfera di una situazione. Ad esempio, “Questo meme è il mio mood del giorno”.

Match: Termine usato soprattutto nelle app di incontri per indicare due persone che si piacciono

Mainstream: Qualcosa di convenzionale e popolare, seguito da un ampio pubblico

Nabbo: Termine utilizzato per indicare una persona incompetente o poco abile in una certa attività.

Noob: Termine inglese che indica una persona nuova o inesperta in un certo contesto, spesso utilizzato nei videogiochi online.

Offline: Termine utilizzato per indicare lo stato di non connessione a internet o ai social media. Ad esempio: “Sono stato offline tutto il weekend.”

OTP: Abbreviazione di “One True Pairing”, utilizzata per indicare la coppia romantica ideale o preferita all’interno di una serie televisiva, film o libro.

OTL: Abbreviazione di “Out to Lunch”, utilizzata in modo umoristico per indicare che qualcuno sembra essere lento o confuso, come se fosse “fuori per pranzo” nella sua mente.

Postare: Azione di pubblicare un contenuto (come foto, video o testi) sui social media. Ad esempio: “Ho appena postato una nuova foto su Instagram.”

Poke: Azione di inviare un “pizzicotto” virtuale a qualcuno su Facebook per attirare la sua attenzione o salutare in modo informale.

PPTP: Abbreviazione di “Prima Porta Tuoi Problemi”, utilizzata in modo umoristico nei commenti online per suggerire che una persona dovrebbe occuparsi dei propri problemi invece di condividere troppo su internet.

Random: Qualcosa o qualcuno a caso, non specifico

Ranking: Indica la posizione o il punteggio di qualcuno o qualcosa all’interno di una classifica o di un elenco, spesso utilizzato nei giochi online o nelle competizioni. Ad esempio, “Sono salito di due posizioni nel ranking della mia squadra su Fortnite.”

Repost: Azione di condividere nuovamente un contenuto (come foto, video o post) sui social media, di solito attribuendo il credito all’autore originale. Ad esempio, “Ho appena fatto il repost della tua foto, mi è piaciuta tanto!”

Retweet: Azione di condividere un tweet di qualcun altro su Twitter. Ad esempio, “Ho appena fatto retweet del tuo messaggio sulla manifestazione di domani!”

Stalkerare/Stalkizzare: “Spiare” i profili social di qualcuno, in una versione più leggera dello stalking

Spoiler: Rivelare parti importanti di una trama di un libro o film

Snitchare: Riferito all’atto di rivelare informazioni su qualcuno, spesso in modo negativo

Shippare: Supportare una relazione romantica, spesso tra personaggi di serie TV o film

Squad: Questo termine si riferisce a un gruppo di amici stretti o persone che si sostengono reciprocamente e passano del tempo insieme.

Trigger: Qualcosa che scatena una reazione emotiva intensa

Troll: Individuo che disturba le discussioni online con commenti provocatori o fuori tema

Unfollow: Azione di smettere di seguire un utente sui social media, rimuovendo i loro aggiornamenti dalla propria timeline.

URL: Abbreviazione di “Uniform Resource Locator”, è l’indirizzo web che identifica univocamente una risorsa su Internet.

VIRALE: Qualcosa che si diffonde rapidamente su Internet attraverso la condivisione su social media o altri mezzi digitali. Ad esempio, “Quel video è diventato virale in poche ore!”.

VLOG: Termine che indica un video blog, ovvero un tipo di contenuto video in cui una persona registra e condivide le proprie esperienze, opinioni o attività quotidiane.

VIBES: Si riferisce ad una particolare atmosfera, umore o sensazione associata a una situazione o a un luogo. Ad esempio, “Questa festa ha delle vibes incredibili!”.

WTF: Abbreviazione di “What the f***”, utilizzata per esprimere sorpresa, incredulità o indignazione.

Wannabe: Termine usato per descrivere una persona che cerca di imitare lo stile o il comportamento di qualcun altro, spesso senza successo.

Wave: Termine utilizzato per indicare un periodo di popolarità o di tendenza. Ad esempio, “Questa canzone è sulla wave ultimamente!”.

XD: Emoticon utilizzata per indicare la risata o l’umorismo, molto diffusa nei messaggi di testo e sui social media. La “X” rappresenta gli occhi chiusi e la “D” rappresenta la bocca sorridente.

XOXO: Abbreviazione di “hugs and kisses”, utilizzata per concludere un messaggio in modo affettuoso, indicando abbracci e baci.

Yolo: Acronimo di “You Only Live Once”, utilizzato per incoraggiare a vivere al massimo il momento presente senza preoccuparsi troppo del futuro.

Zoomare: Termine che indica l’azione di ingrandire un’immagine o un testo su uno schermo, spesso utilizzato nei dispositivi touchscreen.

Zapping: Termine che indica il rapido cambio di canale su una televisione o la navigazione veloce tra diverse pagine web o applicazioni.

Zombie scroll: Si riferisce all’abitudine di scorrere meccanicamente i contenuti sui social media senza prestare molta attenzione a ciò che si sta leggendo o guardando.

Zaino: Riferimento al dispositivo indossato da alcuni videogiocatori che permette loro di muoversi in giochi di realtà virtuale. Ad esempio, “Ho appena preso il mio zaino per giocare a VR!”.

Zero chill: Espressione utilizzata per descrivere qualcuno che non ha autocontrollo o non riesce a mantenere la calma in situazioni stressanti o emotive.

Come Tenere il Passo? 

Non temete il linguaggio delle nuove generazioni, care lettrici. Non è necessario usare “fleek” o “squad” per essere alla moda. L’importante è capire il contesto e, perché no, divertirsi a mescolare i linguaggi delle diverse generazioni.

Il linguaggio delle nuove generazioni è in continua evoluzione, proprio come noi. L’importante è comunicare, condividere e, soprattutto, ridere insieme. Quindi, care donne, continuate a parlare, a scrivere e a fare selfie… perché la comunicazione non ha età!

E voi conoscete il linguaggio delle nuove generazioni? Sapete qualche altro termine strano e incomprensibile usato dai vostri figli?

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